Tuareg

Tuareg
Tuareg

mercoledì 22 ottobre 2025

Sulla manifestazione del male

Pubblicato qui: https://www.facebook.com/reel/2002109053660954/?comment_id=1500298464528664&__tn__=R .

Non è la divinità che crea l'essere umano, bensì l'essere umano che crea la divinità – e questa volta sì, a propria immagine e somiglianza: sicché esistono il dio punitivo, il dio d'amore, il dio geloso, il dio paternalista, perfino il dio vendicativo (Deuteronomio 32,35: «Mia sarà la vendetta e il castigo, / quando vacillerà il loro piede»; Ezechiele 25,17: «Farò su di loro terribili vendette, / castighi furiosi, / e sapranno che io sono il Signore, / quando eseguirò su di loro la vendetta»; da cui l'atteggiamento vendicativo tipico degli Ebrei). Da qui in poi è tutto, ripeto tutto normale: la creazione delle regole, che tutti devono osservare perché sì; la creazione di un nemico (la radice del nome Satana deriva dall'ebraico שָׂטָן, Satàn e significa "avversario") per causa del quale si debba rimanere uniti; la speranza d'un'esistenza migliore, rimandata però /sine die/ – anche perché altrimenti si dovrebbe dar conto della scadenza. È la stessa tecnica usata in politica: la legge promulgata dai rappresentanti del popolo, i nemici della democrazia, la "ripresina" come la chiamava Beppe Grillo e anch'essa sistematicamente rimandata a data da destinarsi.

Allo stesso modo il "male" (e anche su questo tema bisognerebbe discutere e distinguere; ma andiamo oltre) non è qualcosa d'esterno, bensì è /dentro/ l'essere umano: tant'è ch'esso si manifesta sia tra i credenti (Augusto Pinochet) sia tra i non credenti (Josip Stalin), senza che perciò si possano riscontrare grandi differenze tra le due fazioni. Quando gli Ariani giunsero in India, essi aggredirono le popolazioni preesistenti, i Dravidi: tanto violena fu l'azione degl'invasori ch'essi giunsero ad andare a caccia degli sconfitti, e a mangiarne le carni. La stessa cosa avvenne in Giappone: quando ivi giunsero i giapponesi, le isole erano abitate da una popolazione primitiva – peraltro di pelle bianca, gli Ainu. Premesso che solo nell'aprile 2019 il governo giapponese abbia promulgata una legge che riconosce gli Ainu come popolo indigeno del Giappone ed elimina ogni forma dispregiativa nei loro confronti (tante grazie: gli Ainu sono presenti in Giappone da almeno dodicimila anni); tuttavia, mentre i Dravidici sono riusciti a mantenere propria una parte dell'India meridionale – più altre piccole porzioni di territorio in Ceylon, Pakistan, Bangladesh e Nepal; al contrario gli Ainu furono massacrati e privati della propria terra, tant'è che oggi essi sono rimasti in appena venticinque mila su centoventicinque mila abitanti del paese, vale a dire il venti per cento.

Ho riportati questi due esempî perché riguardano popolazioni /non/ abramitiche: nel caso degli abramitici si potrebbe sospettare una reazione ai c.d. comandamenti, al contrario ciò non può essere proposto nei casi testé citati in quanto si tratta di popolazioni entrate in contatto con la religiosità monoteista in tempi molto più recenti, sicché esse dovrebbero essere immuni dall' "effetto Satana". Nulla di tutto ciò: l'essere umano agisce con intenzionale dolo, con il desiderio di fare "male" al prossimo – intendendo con la parola "male" sia il dolore fisico, sia la sofferenza psichichica quale appunto potrebbe essere il negare la natura umana alla popolazione eventualmente sconfitta dal confronto militare.

[Nota: per quanto riguarda le popolazioni aderenti a una religione abramitica, c'è ahimè solo l'imbarazzo della scelta. Basterebbe ricordare lo sterminio di massa perpetrato nei confronti dei nativi d'America, che ha portato alla cancellazione di popolazioni molto avanzate sia dal punto di vista tecnico scientifico quali furono i Maya e gl'Inca, sia dal punto di vista culturale umano quali furono i nativi degli odierni Stati Uniti; cultura che solo negli ultimi tempi è stata riconosciuta in quanto tale. Basterebbe ricordare la presenza di soggetti d'origine africana nei due continenti, colà giunti per il tramite di quella pratica aberrante e ripugnante che fu la tratta degli schiavi dall'Africa, perpetrata per secoli e che ha lasciata un'eredità di dolore a oriente e a occidente dell'Atlantico. Basterebbe ricordare la pirateria turca, che in collaborazione con i corsari europei dei paesi protestanti (i Sea Dogs inglesi ma anche i Watergeuzen olandesi) batterono e depredarono le navi e le coste delle nazioni cattoliche (Spagna, Portogallo e Francia) nel XVII secolo, facendo anche preda di essere umani; in particolare i turchi erano noti per usare sia uomini sia donne quali giocattoli sessuali, con conseguente grave nocumento per le loro menti: uno di questi fu Vlad III di Valacchia, il quale una volta tornato in patria dalla prigionia si adoperò a torturare gli eventuali prigionieri turchi facendoli morire impalati. Per dire.

Annotazione: in realtà il nome proprio del popolo Inca è andato perduto. Inca difatti significa "imperatore", ed era il titolo della massima autorità di quell'impero; quindi non si dovrebbe dire popolo Inca, ma popolo dell'Inca, cioè popolo dell'imperatore. Ciò perché nell'impero la proprietà privata era inesistente, tutto era proprietà dell'Inca; cosa che ha fatto parlare dell'impero Inca quale primo paese socialista della storia umana. Per tornare all'argomento iniziale, mentre delle popolazioni viventi sulle Ande ci sono rimasti i nomi: gli Aymarà sono i più noti, ma esistono i Qullas, i Lupaqas, i Qanchis, i Carangas, i Lucanas, i Chocorvos, i Chichas; i Quechua, il cui idioma divenne una delle lingue ufficiali dell'impero, in realtà provengono da una piccola regione nell'altopiano andino nel Perù meridionale. Tanto fu violenta l'azione dei "conquistadores" spagnoli che il nome della popolazione della valle del Cuzco è andato perduto: per sempre.]

Nessun commento:

Posta un commento