Tuareg

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lunedì 29 ottobre 2018

Il Paradiso Perduto di John Milton


Il Paradiso Perduto di John Milton


(Libro I, vv. 242 – 270):

Is this the Region, this the Soil, the Clime,
Said then the lost Arch Angel, this the seat
That we must change for Heav'n, this mournful gloom
For that celestial light? Be it so, since hee
Who now is Sovran can dispose and bid
What shall be right: fardest from him is best
Whom reason hath equald, force hath made supream
Above his equals. Farewel happy Fields
Where Joy for ever dwells: Hail horrours, hail
Infernal world, and thou profoundest Hell
Receive thy new Possessor: One who brings
A mind not to be chang'd by Place or Time.
The mind is its own place, and in it self
Can make a Heav'n of Hell, a Hell of Heav'n.
What matter where, if I be still the same,
And what I should be, all but less then hee
Whom Thunder hath made greater? Here at least
We shall be free; th' Almighty hath not built
Here for his envy, will not drive us hence:
Here we may reign secure, and in my choyce
To reign is worth ambition though in Hell:
Better to reign in Hell, than serve in Heav'n.
But wherefore let we then our faithful friends,
Th' associates and copartners of our loss
Lye thus astonisht on th' oblivious Pool,
And call them not to share with us their part
In this unhappy Mansion, or once more
With rallied Arms to try what may be yet
Regaind in Heav'n, or what more lost in Hell?

"È questa la Regione, questo il Suolo, il Clima",
Disse allora l'Arcangelo perduto, "questo il seggio
Che ci tocca avere in cambio del Cielo, questa trista oscurità
Invece di quella luce celestiale? Sia pure così, se colui
Che ora è Sovrano può disporre e dire
Che cosa sia giusto; tanto meglio quanto più lontano
Da colui che la ragione ha fatto uguale, la forza reso supremo
Sui suoi uguali. Addio Campi felici
Dove la Gioia dimora eterna: Salve orrori, salve
Mondo infernale, e tu profondissimo Inferno
Accogli il nuovo Possessore: Uno che porta
Una mente che non può mutare secondo il Luogo o il Tempo.
La mente è luogo a sé stessa, e in sé stessa
Può fare dell'Inferno un Paradiso, del Paradiso un Inferno.
Che cosa importa dove, se sono sempre lo stesso,
E che cos'altro dovrei essere, tutto tranne che inferiore a colui
Che il Tuono ha reso più grande? Qui almeno
saremo liberi; l'Onnipotente non ha creato
Questo luogo per invidiarcelo, e non ci caccerà da qui:
Qui potremo regnare sicuri, e per mia scelta
Regnare è degno di ambizione benché all'Inferno:
Meglio regnare all'Inferno, che servire in Paradiso.
Ma perché lasciamo noi i nostri fedeli amici,
Gli associati e partecipi della nostra sconfitta,
A giacere così attoniti sugli Stagni dell'oblio,
E non li chiamiamo ad avere con noi la loro parte
In questa trista Dimora, o a tentare ancora una volta
Con Armate riunite, quel che può essere ancora
Riconquistato in Cielo, o più ancora perduto nell'Inferno?"

A proposito della militante con la maglietta negazionista a Predappio

A proposito della militante con la maglietta negazionista a Predappio, ho mandato un messaggio alla Disney Italia: https://www.facebook.com/DisneyIT/?comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R8%22%7D .

Sarà sicuramente giunta anche qui l'informazione sull'uso a dir poco improprio del font Disney da parte di una militante di estrema destra, che ha reso virale sui social media una scritta ("Auschwitzland") assolutamente contraria ai valori di pace e convivenza che sono un messaggio delle produzioni Disney. Considero l'azione della donna una carognata, dal momento che ha abusato vigliaccamente dell'immagine Disney a scopo politico e negazionista. Invito perciò codesta Azienda o a considerare l'opportunità di rivalersi a livello legale con questa persona, individuabile anche dall'articolo di cui allego il link https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/28/predappio-manifestante-con-la-scritta-auschwitzland-sulla-maglietta-e-solo-humor-nero/4725938 ; o quanto meno, a diramare un comunicato ufficiale con cui l'Azienda si dissocia dal messaggio di "humor nero", e anzi lo condanna apertamente. Grazie infinite.
Stefano Stronati, impiegato, 52 anni.