Tuareg

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mercoledì 12 aprile 2023

Sulle tesi della dottoressa Silvana De Mari

Pubblicato qui: https://www.facebook.com/VitadiDonnaOnlus/posts/10156293808783526?comment_id=10156294940573526&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R%22%7D .

Mi scuso subito con le lettrici dell'Associazione Vita di Donna Onlus se il testo è un po' lungo; spero che ne valga la pena.
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Nel 1667 il puritano John Milton pubblicò il Paradiso perduto ("Paradise lost", https://it.wikipedia.org/wiki/Paradiso_perduto ), un poema epico in versi sciolti; che racconta l'episodio biblico della caduta di Satana all'inferno, e la successiva tentazione di Adamo ed Eva e la loro cacciata dal giardino dell'Eden.

In quel tempo il concetto di peccato era ben diverso da quello attuale: l'azione peggiore che un credente potesse compiere era avere un atteggiamento d'orgoglio nei confronti di Dio. Perciò Milton rappresentò Satana come un essere ambizioso e orgoglioso che sfida Dio Onnipotente, suo tirannico creatore, e muove guerra contro il Paradiso, per esser poi sconfitto e fatto precipitare in terra. Famosa la frase che l'autore attribuisce all'Angelo caduto: "Better to reign in Hell, than serve in Heaven", "Meglio regnare all'Inferno, che servire in Paradiso". Orrore!

Mi direte: e allora? Allora, inteso fino a metà dell'Ottocento ma in certe parti del mondo ancor oggi, era "normale" possedere schiavi; allora, inteso ancor oggi, è "normale" uccidere per fare giustizia; allora, inteso ancor oggi, le donne sono ritenute "inferiori", e perciò "naturalmente" predisposte a compiere solo certi lavori – e al contempo, gli uomini sarebbero "superiori", e di conseguenza "naturalmente" predisposti a compiere solo certi altri lavori. Tant'è vera l'ultima affermazione, che tuttora in certe situazioni lavorative le donne sono pagate meno quand'anche facciano lo stesso lavoro degli uomini, inteso sia per qualifica, sia per posizione, sia per mansione: un assurdo logico, che però è fortemente radicato in gran parte del pianeta, compresi paesi che pur si professano essere più civili della media. Alla faccia della civiltà, mi vien voglia di scrivere.

Ebbene, che cosa salta in testa a questa soggetta, che pure si picca tanto d'essere donna, madre, dottoressa (laureata in Medicina all’Università di Torino, specializzata in Chirurgia Generale ed Endoscopia dell’Apparato Digerente e in Psicologia Cognitiva)? Combattere l'economia e in generale lo sfruttamento nel mondo, la guerra e in generale la violenza nel mondo, la fame e in generale la sofferenza nel mondo? Combattere per i diritti umani estesi alle donne, contro la violenza di genere sulle donne, contro la sudditanza sociale, civile, economica delle donne? Probabilmente la signora Dottoressa (eh sì, dannazione: fatemi usare la maiuscola, ché 'sta soggetta si merita l'insulto), memore della propria appartenenza religiosa abramitica, è anche in accordo con la teoria fallocentrica che permea la Bibbia e il Corano. Niente affatto, signori e (soprattutto) signore: la Nostra Signora si occupa di difendere il mazzo; sia dalle donne che, novelle figlie d'Eva lussuriosa, notoriamente sono colpevoli a prescindere di circuire i poveri figli d'Adamo, sia dagli uomini che, orrore!, invece di usare il proprio randello contro le donne... lo usano per soddisfare sé stessi.

Ora. Premesso che a me piacerebbe tanto poter parlare direttamente con la divinità /de cuius/, invece che con lo sterminato numero dei suoi avvocati; premesso che tutti gli avvocati si siano proclamati tali, nel senso che appunto mai e poi mai le nubi si siano spalancate, e una voce tonante dal cielo abbia detto, in perfetto dialetto romanesco, "a rega', 'n c'âte capito gnente, aricominciate tutto da capo"; premesso che, stante l'eterna assenza, nel corso del tempo e nell'elenco dei luoghi essi, intesi gli avvocati testé citati, abbiano fatto dire a Yahweh, Dio, Allah tutto e il contrario di tutto; premesso che se due uomini o due donne si amano, vivono stabilmente assieme e sono felici così, chi sono io, quale diritto rivendico, quale argomento sensato posso addurre per poter entrare nel loro talamo, e impedire loro di coronare il proprio sogno d'amore; tradotto in quattro parole (cit. Vasco), "fatevi i mazzi vostri".

Fatta questa premessa. Con tante, tante, tante! cose _veramente_ gravi che avvengono nel mondo, e parlo dell'inquinamento e del riscaldamento globale, parlo dello sfruttamento degli esseri umani e delle risorse presenti nei luoghi dove vivono, parlo del cosiddetto turismo sessuale e in ispecial modo quando le vittime sono minori; ancora col satanismo? ancora con la caccia alle streghe? ancora con la condanna dei froci? Ancora con la persecuzione di chi non spara, non ruba, non violenta bensì molto più semplicemente ama, porcaccia miseria ama, maledizione a-m-a?! Mi perdoni l'ardimento, signora Dottoressa: quale problema avete, con il cervello? Quale danneggiamento, quale malfunzionamento, quale ingiuria ha subito? Siete caduti dal seggiolone, la mamma vi ha mandati a letto senza cena, avete scoperto che Babbo Natale non esiste e ancora vi dovete riprendere dalla delusione? Vi prego, fateci sapere che cosa vi è successo; ché qui siamo tutti in ansia... ma anche no.

Perché, insomma, mi sia permesso scrivere che adesso avete davvero stancato: dopo secoli di /Deus Vult/ (guerre e crociate, re e imperatori, tribunali e condanne) e invece no, dopo secoli di purgatorio e invece no, dopo secoli di minacce d'ogni maledizione nei confronti di chi si fosse posto contro la Chiesa unica detentrice della verità con la v maiuscola e invece no; presentarvi senza saio, abito talare o clergyman ma continuando a pontificare verità incorruttibili incontrovertibili e soprattutto incontestabili vi farà detestare tanto quanto prima. Quando il precettore intimò che "fuori dalla Chiesa non c'è salvezza", l'allievo Martin Lutero ribatté: "Nel 1215, il Quarto Concilio Lateranense stabilì che ci può essere salvezza fuori dalla Chiesa, ma non fuori dal Cristo": sappiamo tutti com'è andata a finire.

Cordialmente.