Mammamia, Tizia': ma 'n t'abbasta lègge 'a parola de dio? 'A detto lui, basta, daje retta e a la fine dâ funzione chi se ne frega e chi s'è visto s'è visto… no?
Sì, il mito fu ripreso dai Cristiani, non dagli Ebrei. Quanto alla distanza temporale, ciò fa parte della follia umana: Neith, la madre di tutti gli dei, fu oggetto di un culto profondo fin dal periodo protodinastico (3900 a.C.), poi il suo culto decadde durante l'Antico Regno (2700 – 2192 a.C.) e per quasi duemila anni fu dimenticata, finché tra il VII e il VI secolo a.C. la dinastia saitica le riconobbe i fasti di un tempo (vedi qui: https://www.stefaniatosi.net/post/neith-la-madre-di-tutti-gli-dei ) . Mo', che je volemo fa'? Er monno va così, e l'eggizzi nun fanno eccezzione; e così pure li cristiani.
Tuttavia considera che la donna creatrice di vita è un archetipo che compare ovunque nel mondo, quindi niente vieta che da quell'archetipo sia stata creata l'immagine di Maria creatrice della divinità. Certo in questo caso la coincidenza è davvero particolare: Neith era chiamata la «progenitrice degli dèi» ed era considerata l'Origine di ogni cosa. Te ricorda gnente? Ancora: le parole «medu necer» significano letteralmente "parola di dio" o parola sacra (vedi qui: https://laciviltaegizia.org/2021/04/02/medu-netjer-la-parola-sacra/ ), con riferimento al dio Thot al quale era attribuita l'invenzione della scrittura. Anche qui, parola di dio, sacra scrittura te ricorda gnente?
Annotazione: non è che gli Ebrei non credono in Gesù. Gli Ebrei non credono che Gesù sia di natura divina: Gesù è un uomo, così come è un uomo per gl'Islamici. Solo i Cristiani hanno quest'idea della doppia natura di Gesù: per i monofisiti la natura umana di Gesù era assorbita da quella divina e dunque in lui era presente solo la natura divina; questa filosofia fu elaborata nel V secolo dall'archimandrita greco Eutiche. Essa si scontrò immediatamente con il diofisismo, il quale invece al contrario prevedeva la coesistenza in Gesù Cristo delle due nature (o essenze, l'umana e la divina)¹, e col nestorianesimo, per il quale le due nature, umana e divina, di Gesù Cristo sono addirittura totalmente distinte, del tutto separate, e non possono coesistere contemporaneamente. Accenno solo di sfuggita all'apollinarismo, secondo cui Cristo non ha un'anima razionale come l'uomo, avendo nell'incarnazione il Verbo assunto un corpo senza l'anima, per cui le manifestazioni della vita intellettiva dell'anima in Cristo sono dovute unicamente al Verbo.
1. In base a quanto deciso nel 451 d.C. al IV Concilio ecumenico di Calcedonia. Tuttavia il simbolo ICHTHYS, acronimo di "Gesù Cristo figlio di Dio Salvatore", che era dipinto nelle catacombe fin dalle prime persecuzioni dei cristiani, attesta che la fede nella duplice natura di Cristo era presente fin dal I secolo; quindi il Concilio si limitò a mettere tutto per iscritto.
Tra le teste sbroccate ci sarebbe da ricordare anche Ario, il quale fu promotore del Subordinazionismo, la dottrina trinitaria che riteneva che il Figlio (Gesù) fosse subordinato al Padre (Dio), e che lo Spirito Santo fosse subordinato a entrambi. Su questo punto si creò una delle maggiori divergenze tra la Chiesa occidentale e quella orientale; come se ci fossero stati pochi problemi tra oriente e occidente. Ario si rifaceva a Orígene di Alessandria, il quale fu protagonista di affermazioni radicali, quali: 1. la creazione ab aeterno, laddove la cristianità invece sostiene la creazione in initio temporis; 2. il Subordinazionismo appunto, del Figlio al Padre, che sarà definitivamente negato dal Concilio di Nicea del 325; 3. la provvisorietà delle pene infernali.
Ora, tu capisci perché io sostenga che ogni essere umano crea il proprio dio, e lo dipinge a propria immagine e somiglianza: chi 'o vô' cotto, chi 'o vô' crudo e chi addirittura co' i capelli bionni e l'occhî azzuri, che manco fosse arivato da la Norveggia. Ecco perché io rifiuto il divino con tutti gli annessi&connessi: non esiste n-i-e-n-t-e, è tutto solo il prodotto della fantasia umana.
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