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lunedì 3 novembre 2025

Sul valore economico quale misura dell'umanità

Pubblicato qui: https://www.facebook.com/cultura.libera.aperta/posts/pfbid02VH1H5eRMssfuHp77ZauDgZXqk2T1ZLMCfcvYBTknuRzqjm5CS2pfeRne5hbmsauyl?comment_id=831151282618016 .

Ma infatti, il risultato è che il mondo intero è diventato un inferno a cielo aperto; dove ogni cosa deve avere un valore economico, dove ogni azione deve avere un ritorno economico, dove l'essere umano vale unicamente in base al suo valore economico – con la fantastica conseguenza che, come dico sempre, le persone più affermate sono quelle capaci di αmmαzzαrε la madre per rivenderne la carne in tranci.

Perché esiste la guerra? perché esiste un'economia di guerra – floridissima, almeno per chi produce le armi; perché esiste la tratta degli schiavi, anche detti migranti? perché esiste un'economia di sfruttamento della mano d'opera a basso costo – floridissima, almeno per gli sfruttatori (oltre che un'intenzionale politica di fame nel mondo: non per niente, alla fine degli anni Sessanta la FAO ebbe l'ardimento di sostenere che, grazie alle nuove tecnologie di produzione agricola, la fame nel mondo era ormai prossima alla debellazione totale; apriti cielo!, da allora la FAO è stata zittita e nessuno l'ha più citata neanche nelle memorie della nonna); perché esiste il traffico della cοcαιnα e delle altre sostanze psicotrope, nonostante il numero di morti provocati sia direttamente sia indirettamente dal commercio? perché esiste un'economia di traffico – floridissima, almeno per i produttori delle sostanze testé citate.

Di converso, non esiste una remunerazione delle donne, né una politica dell'istruzione, né una politica di assistenza dei bambini, dei malati / invalidi / disabili, degli anziani. La motivazione di queste scelte addotta dai grandi economisti è che questi sono investimenti in perdita sui tempi brevi: che investano nel domani gli sfigati, l'economia degli avvoltoî vuole tutto, tanto e subito. Che poi in questo bailamme ogni tanto muoia qualcuno, be' fa parte del gioco, no?

P.s.: non sto esagerando: i favolosi Stati Uniti sono solo bravi a nascondere la polvere sotto il tappeto, ma di "polvere" ce n'è a iosa. Per esempio, a New York d'inverno nelle strade girano i necrofori (per scanso d'equivoci, a Roma se chiamano "bεccαmοrtι") che la mattina vanno in giro per la città per recuperare i cadaveri dei barboni morti nella notte. C'è da precisare che non si tratta unicamente di alcoolizzati o altri soggetti disturbati: ci sono tanti che hanno semplicemente (…) perso il lavoro e si sono ritrovati per strada. Negli Stati Uniti non c'è neanche una politica di previdenza del lavoro – e l'Europa si sta avviando sulla stessa strada.

A Philadelphia c'è un quartiere, Kensington, che è luogo di raccolta d'un enorme numero di tossicodipendenti: YouTube è pieno di video girati per le strade, dove si vedono queste povere anime piegate a metà, abbrutite, mezze denudate, buttate in terra come straccî vecchî. Di quegli esseri umani nessuno si dà affatto pensiero: hanno deciso di morire, che muoiano.

Tutto sommato, αmmαzzαrε la madre per rivenderne la carne in tranci sarebbe il male minore.

 

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