Ma infatti, il risultato è che il mondo intero è diventato un inferno a cielo aperto; dove ogni cosa deve avere un valore economico, dove ogni azione deve avere un ritorno economico, dove l'essere umano vale unicamente in base al suo valore economico – con la fantastica conseguenza che, come dico sempre, le persone più affermate sono quelle capaci di αmmαzzαrε la madre per rivenderne la carne in tranci.
Perché esiste la guerra? perché esiste
un'economia di guerra – floridissima, almeno per chi produce le armi; perché
esiste la tratta degli schiavi, anche detti migranti? perché esiste un'economia
di sfruttamento della mano d'opera a basso costo – floridissima, almeno per gli
sfruttatori (oltre che un'intenzionale politica di fame nel mondo: non per
niente, alla fine degli anni Sessanta la FAO ebbe l'ardimento di sostenere che,
grazie alle nuove tecnologie di produzione agricola, la fame nel mondo era
ormai prossima alla debellazione totale; apriti cielo!, da allora la FAO è
stata zittita e nessuno l'ha più citata neanche nelle memorie della nonna);
perché esiste il traffico della cοcαιnα e delle altre sostanze psicotrope, nonostante il numero di morti
provocati sia direttamente sia indirettamente dal commercio? perché esiste un'economia di traffico – floridissima, almeno per i
produttori delle sostanze testé citate.
Di converso, non esiste una remunerazione delle donne, né una politica dell'istruzione, né una politica di assistenza dei bambini, dei malati / invalidi / disabili, degli anziani. La motivazione di queste scelte addotta dai grandi economisti è che questi sono investimenti in perdita sui tempi brevi: che investano nel domani gli sfigati, l'economia degli avvoltoî vuole tutto, tanto e subito. Che poi in questo bailamme ogni tanto muoia qualcuno, be' fa parte del gioco, no?
P.s.: non sto
esagerando: i favolosi Stati Uniti sono solo bravi a nascondere la polvere
sotto il tappeto, ma di "polvere" ce n'è a iosa. Per esempio, a New
York d'inverno nelle strade girano i necrofori (per scanso d'equivoci, a Roma
se chiamano "bεccαmοrtι") che la mattina vanno in giro per la città per recuperare i cadaveri dei barboni morti nella notte. C'è da
precisare che non si tratta unicamente di alcoolizzati o altri soggetti
disturbati: ci sono tanti che hanno semplicemente (…) perso il lavoro e si sono
ritrovati per strada. Negli Stati Uniti non c'è neanche una politica di
previdenza del lavoro – e l'Europa si sta avviando sulla stessa strada.
A Philadelphia c'è
un quartiere, Kensington, che è luogo di raccolta d'un enorme numero di
tossicodipendenti: YouTube è pieno di video girati per le strade, dove si
vedono queste povere anime piegate a metà, abbrutite, mezze denudate, buttate
in terra come straccî vecchî. Di quegli esseri umani nessuno si dà affatto
pensiero: hanno deciso di morire, che muoiano.
Tutto sommato, αmmαzzαrε la madre per
rivenderne la carne in tranci sarebbe il male minore.
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