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> Mi arrendo.
Sì, anch'io; e da un pezzo.
Lavoro in un Liceo, quindi in un luogo di cultura. Quando vent'anni fa arrivai qui avevo già smesso di fare sindacato, ma quel che accadde quel giorno mi ha definitivamente fatto cedere. Vidi la delegata sindacale dei Cobas attraversare l'atrio parlando da sola, usando per giunta un tono di voce particolarmente contrariato.
Era successo che il Collegio dei Docenti avesse votato contro la somministrazione delle c.d. prove INValSI; perché fatte male, perché sbagliate nel principio di creazione, perché sbagliate nell'applicazione ai giovani e così via. Tutto giusto, tutto bello – se vuoi dopo ti spiego la mia opinione in materia, che è profondamente negativa; ma adesso non è questo il punto.
Nonostante il voto contrario del Collegio dei Docenti, le prove INValSI furono ugualmente somministrate agli studenti; e quando andai a chiedere, a quei pochi esseri umani dotati di raziocinio, mi risposero che alcuni colleghi avevano decisa la somministrazione perché «il Preside mi ha chiesto "per favore"».
Tradotto. Non sei un professionista della didattica, non sei indipendente nel tuo giudizio e nelle tue decisioni, non sei neanche votato alla costruzione dello studente e del suo futuro: sei un cameriere. Mi scusi sa, il bambino vorrebbe le patatine fritte, me ne potrebbe preparare un piatto per favore? Ma certo signora, parlo immediatamente col cuoco.
Poi si lamentano quando definisco il consiglio come "la riunione di condominio dei docenti": non oso pensare che cosa sarebbero stati capaci di fare se il Preside si fosse calati i calzoni.
Stanti così le cose, è ovvio che chi abbia una cultura elementare abbia come
> Fonte di riferimento... tiktok.
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