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lunedì 2 dicembre 2024

Sull'intelligenza artificiale e la libertà di scelta

 Parzialmente pubblicato qui: https://www.facebook.com/stefano.lamalfa.944/posts/pfbid0348s7meyZyn3VBcfcjgbWX6cZs9F9jy1t1bRQsNJAbUrzpAGtc5MPPYAjSsGLCgpul?comment_id=525364377162377 .

L'intelligenza artificiale non è intelligente. Al momento attuale, a parte la capacità di comporre una risposta di senso compiuto (cosa che talvolta neanche un essere umano è in grado di fare), l'intelligenza artificiale ha la capacità di sintesi: raccoglie cioè una gran quantità d'informazioni su un determinato argomento, poi crea una sintesi e la propone come risposta. Sicuramente è una capacità utile, ma non è espressamente un'intelligenza nel vero e proprio senso del termine.

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Tuttavia, ultimamente neanche gli esseri umani di questa parte del mondo (che pure si professa intelligente, libera, democratica) stanno agendo in maniera intelligente. Mi spiego. Innanzi tutto, l'intelligenza è la capacità di comprendere il mondo in cui viviamo e di trovare soluzioni ai problemi (logici, ambientali, sociali e culturali) a cui andiamo incontro in ogni momento della nostra esistenza. Di presso, l'intelligenza non è una. Esistono più tipi d'intelligenza:

* l'intelligenza logico - matematica;

* l'intelligenza verbale - linguistica;

* l'intelligenza musicale;

* l'intelligenza corporeo - cinestetica;

* l'intelligenza spaziale - visiva;

* l'intelligenza interpersonale;

* l'intelligenza intrapersonale;

* l'intelligenza naturalistica;

... e forse anche altre; ma per il momento ci fermiamo a queste.

Orbene, che cosa sta succedendo da qualche anno a questa parte? Succede che non decidiamo più: scegliamo invece tra le (poche) possibilità che ci sono concesse. Qualcuno potrebbe obiettare: quindi? non è forse anche questa una forma d'intelligenza? Ecco, no: è una forma d'intelligenza limitata. Una vera intelligenza libera osserva, comprende, analizza e alla fine decide; quando c'è proposto di scegliere tra (alle volte soltanto) due opzioni, limitando così la nostra possibilità di analisi, la nostra intelligenza è limitata.

Se a questo aggiungiamo che sovente le due opzioni proposte sono solo apparentemente opposte o almeno diverse, ma sono invece sovrapponibili, ecco che la nostra intelligenza è costretta, organizzata, incanalata in un'unica direzione. È la fine dell'intelligenza, sia pur in una maniera edulcorata, sorridente, giustificata – eh, ci sono solo due opzioni. Non è vero: le soluzioni che ci sono proposte sono solo quelle che convengono a chi le propone, ma in realtà ci sono decine e decine di soluzioni, più o meno diverse dalle due "ufficiali".

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Scrivo queste osservazioni sia perché sono un anarchico, e quindi poco avvezzo alle regole stabilite da altri "perché sì"; sia perché mi "frullano" in testa da un po' di tempo. L'attuale panorama politico nazionale ha vista l'ascesa di un movimento di pensiero estremo di destra, cosa che ha scatenata una campagna allarmistica da parte dell'opposizione; tuttavia, a parte la caterva di figuracce del governo, alcune letteralmente da adolescente brufoloso e infantile (intendo il caso Gennaro Sangiuliano – Maria Rosaria Boccia, che ha coinvolto niente popo' di meno che un Ministro della Cultura), personalmente ho notato un continuum agendi con i governi precedenti, cioè il taglio della spesa pubblica. La cosa è talmente tanto grave che la compagine oggi minoritaria ha dovuto riportare in vita un antifascismo di maniera che però, sia detto chiaramente, agli occhî di chi scrive è soltanto un pannicello caldo da apporre su una vescica purulenta, cioè la retrocessione sociale. Perfino il Wall Street Italia, testata di certo lontana dalle posizioni socialiste, ha titolato (due anni fa!) a tutto sesto che l'Italia è l'unico paese in Europa dove gli stipendî sono scesi negli ultimi dieci anni (-2,9%): https://www.wallstreetitalia.com/stipendi-italia-unico-paese-in-europa-dove-sono-scesi-in-dieci-anni-29/ .

La situazione è ancor più grave nel "più grande paese democratico del mondo" – un accidente, rispondo io. La politica belligerante dei precedenti governi democratici ha portato l'elettorato a scegliere un uomo notoriamente misogino, conservatore, nazionalista – ma intenzionato a ridurre la spesa militare in favore della propria cittadinanza, la quale anch'essa sta sperimentando una compressione sociale ormai grave. Insomma, il cittadino ha scelto per il meno peggio, non per il meglio; anche in questo caso, esso ha dovuto scegliere tra due opzioni ambedue negative. Proprio come nel nostro bel paese.

Ricordiamoci: la prossima volta, e sempre.

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