Sul cittadino americano medio

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Tutto totalmente inutile. L'essere umano è andato troppo avanti con la tecnologia, sicché oggi ha problemi a comprendere la realtà: la sua mente è rimasta ferma a (almeno) diecimila anni fa, quando scoprì il modo di produrre il cibo, cosa che risolse d'un colpo i due più gravi problemi che l'assillavano: trovare il cibo per sé stesso ed evitare di diventare cibo per altri.

L'agricoltura prima, l'allevamento poco dopo cambiarono radicalmente il modo di percepire la realtà. La natura non era più quel luogo pericoloso dove l'essere umano rischiava di morire a ogni curva: la stanzialità permise la costruzione di sistemi di difesa dalle fiere (e dagli altri esseri umani), l'immagazzinamento permise l'accantonamento di cibo da consumare durante le crisi ambientali (siccità, uragani, epidemie): la natura era disarmata, domata, sconfitta.

Da quel momento il 'padrone' della realtà non era più il grande predatore, il tuono, la malattia che potevano d'un colpo cancellare l'intero villaggio: il padrone era cambiato, adesso il padrone era l'uomo. Con questa mentalità l'uomo ha prima dominato ciò che gli era dintorno – la terra, gli alberi, gli animali, poi anche la moglie, i figli, i concittadini – poi ciò che era più lontano, arrivando a usurpare la vita e la cultura degli altri esseri umani: ecco allora la schiavitù, le colonie, le guerre di conquista.

> “Il cittadino americano medio

è solo l'ultimo d'una lunga, lunghissima serie: essendo l'ultimo, è quello che ci salta agli occhî prima degli altri, ma di 'padroni del mondo' che hanno rapinato tutto e tutti (cultura compresa) è piena la storia: i greci, i romani, i germani qui in Europa; ma anche gli egiziani e gli etiopici in Africa (Hailé Selassié https://it.wikipedia.org/wiki/Hail%C3%A9_Selassi%C3%A9 era addirittura imperatore d'Etiopia), i cinesi e i turchi in Asia furono 'padroni del mondo'. Peccato che, come sicuramente saprai, l'essere umano si rifiuta d'imparare dalla storia, e ricade sistematicamente negli stessi errori di sempre.