Veramente a me sembra che le cose vadano come al solito, almeno negli ultimi ottocento anni. Se a Winston Churchill è attribuita la frase «Mi piacciono gli italiani, vanno alla guerra come fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come fosse la guerra», è sicuramente di Alessandro Manzoni la definizione degl'italiani come di «un volgo disperso che nome non ha» (Adelchi, atto III).
Peggio ancora se andiamo a scomodare Dante Alighieri, che di simili diatribe doveva sapere qualcosa, dal momento che vide prima la guerra tra Guelfi e Ghibellini, successivamente fu espulso dalla sua Firenze e andò a morire a Ravenna proprio per una diatriba del genere, Guelfo bianco lui, Guelfi neri i suoi avversarî:
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
(Divina Commedia, Purgatorio, VI canto)
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
(Divina Commedia, Purgatorio, VI canto)
Erano questi ambedue Guelfi, quindi sostenitori del Papa; tuttavia i Guelfi bianchi erano favorevoli alla signoria, erano un gruppo di famiglie aperte alle forze popolari, perseguivano l'indipendenza politica ed erano fautori di una politica di maggior autonomia nei confronti del pontefice, rifiutandone l'ingerenza nel governo della città e nelle decisioni di varia natura.
I Guelfi neri, invece, che rappresentavano soprattutto gli interessi delle famiglie più ricche di Firenze, erano strettamente legati al Papa per interessi economici e ne ammettevano il pieno controllo negli affari interni cittadini, incoraggiando anche l'espansione dell'autorità pontificia in tutta la Toscana.
Orbene, non ti sembra una situazione tanto, tanto simile all'attuale? Allora ti aggiungo: nella Wikipedia tedesca esistono due voci che parlano di "Guelfi e Ghibellini":
* quelli tedeschi, impegnati in una lotta dinastica (come tante dell'epoca) per la successione all'imperatore Enrico VI: sostenitori della casa di Baviera (Welfen) i primi, rappresentata da Ottone IV; quelli della casa di Svevia (originaria del castello di Waiblingen) i secondi, a cui apparteneva Federico II;
* e quelli italiani, che invece erano due parti schierate non tanto con il papato o con l'Impero, quanto contro "quelli là".
* quelli tedeschi, impegnati in una lotta dinastica (come tante dell'epoca) per la successione all'imperatore Enrico VI: sostenitori della casa di Baviera (Welfen) i primi, rappresentata da Ottone IV; quelli della casa di Svevia (originaria del castello di Waiblingen) i secondi, a cui apparteneva Federico II;
* e quelli italiani, che invece erano due parti schierate non tanto con il papato o con l'Impero, quanto contro "quelli là".
Firenze era Guelfa? Arezzo, Pisa, Siena, Poggibonsi, Montefeltro e Pistoia si dichiararono ghibelline, in funzione antifiorentina; ma poi Siena divenne Guelfa e allora via, si ricominciò daccapo a darsi mazzate. Genova fu Guelfa nel 1256-1270 e 1317-1319, ghibellina nel 1270-1317; Milano fu Guelfa fino all'arrivo dei Visconti, coi quali fu ghibellina. Nel resto del mondo certe situazioni sono vietate perfino nei circhi: qui son pane quotidiano.
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