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Premesso che scrivere un messaggio in una chat di soli uomini chiedendo, intimando, ordinando di smettere con certi commenti porterebbe come unico risultato di essere seppellito di parolacce ed espulso dopo dieci minuti. Premesso che "non essere tutti così" condanna ugualmente i responsabili (tante grazie: anche tra i fαscιstι ci fu chi si adoperò per salvare le vite degli εbrει, come per esempio Giorgio Perlasca; ciò condanna ugualmente sia il fαscιsmο sia i fαscιstι).
Detto ciò. Se fosse possibile riconoscere un maschilista, magari con un segno tipo Caino, rischieremmo di fare ciò che il presidente dell'ANM Piercamillo Davigo disse per Tangentopoli: «I politici non hanno smesso di rubare, hanno smesso di vergognarsi. Rivendicano con sfrontatezza quel che prima facevano di nascosto. Dicono cose tipo: "Con i nostri soldi facciamo quello che ci pare". Ma non sono soldi loro; sono dei contribuenti». Ecco, basta cambiare l'oggetto del discorso per capire la gravità della situazione.
Ecco perché è sbagliato sia accusare gli uomini di maschilismo (perché chi lo è si vanta perfino), sia tentare di difendere chi non lo è ("non sono tutti così"): sarebbero troppi anche se fossero uno soltanto. Mi ripeterò all'infinito: la sola, unica arma è la formazione scolastica – al livello di scuola primaria, ché altrimenti c'è il rischio che possa essere troppo tardi; e se per far ciò occorresse scavalcare la fobia cristiana per il sesso, ebbene che si scavalchi finanche con la forza: della condanna successiva di uno stυprαtοrε sinceramente ci faccio poco, io preferirei che non fossero mai esistiti né il criminale né la vittima.
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