Pubblicato qui: https://www.facebook.com/cristina.pipoli/posts/2083383905051111?comment_id=4939767172746089 .
Il problema dello Yemen, come di tutto l'Islam, è la propria struttura, gelosamente solida e in massima parte irremovibile... ma da dove? Perché mentre su alcuni argomenti Muhammad fu assai preciso («Coloro che hanno creduto, sono emigrati e hanno combattuto sulla via di Allah; quelli che hanno dato loro asilo e soccorso, loro sono i veri credenti: avranno il perdono e generosa ricompensa»: Corano, VIII:74); su altri fu contraddittorio («E chiunque desideri una religione diversa dall'Islàm, non gli sarà accettata da Dio, ed egli nell'altra vita sarà tra i perdenti»: Corano, III:85; ma «Non c’è costrizione nella Religione: la rettitudine si è ben distinta dal traviamento. Ebbene, chi nega fede al taaghut {Satana, gli idoli, i tiranni, gli empi} e crede in Allah, si è invero aggrappato alla ‘Presa Salda’, che non si rompe mai. Allah è Colui che ascolta e sa {tutto}» Corano, II:256); su altri... come dire, si dimenticò; tant'è che nessun riferimento si fa nel Corano riguardo alla regola di vestimento delle donne, sicché ogni popolazione fa da sé, talvolta sollevando a islamiche delle regole che con l'Islam nulla hanno da spartire. Il risultato è che: per la copertura del viso si va dal Hijab / Chador, che si limitano a coprire la testa (in particolare i capelli), al Niqab / Burqa, che al contrario lasciano scoperti di mala pena gli occhî (il Burqa prevede addirittura una griglia attraverso cui vedere); per l'età del consenso si va dall'infanzia (Aisha aveva sei anni in occasione del suo matrimonio formale e nove anni al momento della prima consumazione) al primo menarca (undici-dodici anni) alla maggiore età (diciotto anni). Tutte regole "islamiche", che nel Corano sono del tutto assenti o contraddittorie: per contro rispetto ad Aisha, la prima moglie di Maometto fu la quarantenne Khadìja, la quale nel 595, attraverso un'intermediaria, si propose in sposa al venticinquenne Maometto.
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