Pubblicato qui: https://www.facebook.com/reel/871284722488753/?comment_id=1350919943390922 e qui: https://www.facebook.com/turco.stefano.7/posts/pfbid02rgDWPDmiiozG6m5QGGNyehXcj9HHH4sGfpVeJaTSNChZcgmnjQGNoEbeFU6ZYQRtl?comment_id=884925214113950 .
Voglio dare anch'io il mio contributo alla discussione.
1. I cristiani se
ne sbαttοnσ allegramente dei "bambini", così come se ne sbαttοnσ
delle donne, della pace, della vita in genere: l'unica cosa che conta è il
cαzzσ – attenzione: non l'organo, cioè il fallo; non l'ormone, cioè il
testosterone; proprio il concetto più turpe che sta dietro alla parolaccia.
2. In questo senso la Bibbia non è molto d'aiuto. Nella prima lettera ai
corinzi Saulo dice chiaramente che la gerarchia è dio, Gesù, l'uomo e la donna
("Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della
donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio" 1Cor 11:3); e finora nessuna voce
dal cielo è giunta per smentire quest'odiosa menzogna.
3. A questo bisogna aggiungere l'obiettivo politico dei cristiani, che come
detto della vita si fanno beffe, almeno quando c'è un ritorno economico. Il
risultato è che chiunque provasse a chiedere ai cristiani quale sia la
principale causa di morte dei bambini nel mondo, o quanto meno nel proprio
stato, e quanti sono, ebbene scoprirebbe che il cristiano lo ignora.
Il risultato è che i cristiani non protestano contro le guerre, non
protestano contro la produzione di armi, non protestano contro lo sfruttamento
alla fame sia del proprio paese sia dei paesi poveri; tutto ciò neanche quando
le vittime sono proprî correligionarî, proprî connazionali, proprî vicini:
https://www.facebook.com/reel/1231604195700580 . Come già detto, se ne sbαttοnσ
allegramente.
4. Da buoni sodali i cristiani tentano di sedare, nascondere, zittire le
voci di contestazione: solo quando sono trascinati dinanzi all'autorità
giudiziaria finalmente giungono all'ammissione. Famoso fu il caso dell'allora
arcivescovo di Boston, il cardinale Bernard Francis Law. L'arcivescovo,
accusato di aver permesso a diversi preti, già accusati di abusi sessuali su
minori, di continuare ad esercitare la propria opera in parrocchie non
informate delle denunce pendenti sugli stessi sacerdoti, fu costretto a
rassegnare le dimissioni nelle mani di Giovanni Paolo II il 13 dicembre 2002
(nota: in un primo tempo respinte dallo stesso pontefice), dopo essersi scusato
pubblicamente e aver fornito all'autorità giudiziaria i nomi di n-o-v-a-n-t-a
(90) sacerdoti responsabili di molestie a danno di minori.
Il tribunale ordinò la consegna di migliaia di documenti della Chiesa di
Boston che rivelavano decenni di abusi sessuali da parte di sacerdoti. A
seguito delle richieste di risarcimento, tre diocesi avviarono in pochi mesi la
procedura di bancarotta: l'arcidiocesi di Portland, la diocesi di Tucson e la
diocesi di Spokane. In seguito una successiva crisi che interessò anche
l'Europa acquistò un più intenso rilievo mondiale nel biennio 2009-2010,
coinvolgendo anche paesi come Irlanda, Austria, Italia, Belgio, Paesi Bassi,
Germania, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Francia e Malta.
Mi sia permesso di riprendere le parole della ricercatrice Mary Gail
Frawley-O'Dea, unico esperto ammesso al vertice dei vescovi cattolici
statunitensi nell'incontro di Dallas del 2002 dedicato al problema degli abusi
sessuali: il fatto «che questa devastazione delle anime sia stata perpetrata da
sacerdoti chiamati da un patto sacro a offrire protezione e gioia alle anime
dei fedeli è deplorevole. Che i vescovi e altri funzionari ecclesiastici
abbiano tenuto nascosti i crimini sessuali commessi da preti posti sotto la
loro responsabilità, e abbiano mentito al riguardo, è altrettanto deplorevole,
o forse peggio: è il male assoluto».
Secondo lo psicoanalista Richard B. Gartner ciò che più caratterizza la
violenza compiuta da esponenti del clero è il fatto che il sacerdote viene
percepito come parte della famiglia del parrocchiano. I bambini cattolici
vengono indotti a chiamare i membri del clero Padre, Madre, Sorella, Fratello e
possono interpretare in modo letterale queste identificazioni ideali; inoltre i
bambini possono provenire da famiglie problematiche e cercare all'interno della
Chiesa figure parentali che possano fungere da modelli di ruolo e assicurare la
stabilità di cui a casa sentono la mancanza. Quanto più i bambini accettano le
implicazioni familiari del fatto di chiamare qualcuno Padre, Madre, e così via,
tanto più l'abuso assume caratteri incestuosi. Secondo Gartner i bambini
violentati da sacerdoti devono fare i conti, sul piano psicologico, con un vero
e proprio incesto. Inoltre, un prete non si può definire semplicemente come
"un" padre, piuttosto egli è un diretto rappresentante del Padre, una
rappresentazione, per i credenti, di Cristo.
È inutile qui riportare per quanta parte i cristiani tentino di minimizzare
il problema degli esponenti del clero coinvolti in casi di pedofilia,
pederastia, efebofilia. È perciò altrettanto chiaro che la campagna contro il
diritto all'aborto è soltanto una mossa politica d'isolamento delle donne: come
testé riportato, i cristiani se ne sbαttοnσ allegramente dei bambini.
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