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martedì 30 dicembre 2025

Sull'interesse dei cattolici per i bambini

Pubblicato qui: https://www.facebook.com/reel/871284722488753/?comment_id=1350919943390922 e qui: https://www.facebook.com/turco.stefano.7/posts/pfbid02rgDWPDmiiozG6m5QGGNyehXcj9HHH4sGfpVeJaTSNChZcgmnjQGNoEbeFU6ZYQRtl?comment_id=884925214113950 .


Voglio dare anch'io il mio contributo alla discussione.

1. I cristiani se ne sbαttοnσ allegramente dei "bambini", così come se ne sbαttοnσ delle donne, della pace, della vita in genere: l'unica cosa che conta è il cαzzσ – attenzione: non l'organo, cioè il fallo; non l'ormone, cioè il testosterone; proprio il concetto più turpe che sta dietro alla parolaccia.

2. In questo senso la Bibbia non è molto d'aiuto. Nella prima lettera ai corinzi Saulo dice chiaramente che la gerarchia è dio, Gesù, l'uomo e la donna ("Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio" 1Cor 11:3); e finora nessuna voce dal cielo è giunta per smentire quest'odiosa menzogna.

3. A questo bisogna aggiungere l'obiettivo politico dei cristiani, che come detto della vita si fanno beffe, almeno quando c'è un ritorno economico. Il risultato è che chiunque provasse a chiedere ai cristiani quale sia la principale causa di morte dei bambini nel mondo, o quanto meno nel proprio stato, e quanti sono, ebbene scoprirebbe che il cristiano lo ignora.

Il risultato è che i cristiani non protestano contro le guerre, non protestano contro la produzione di armi, non protestano contro lo sfruttamento alla fame sia del proprio paese sia dei paesi poveri; tutto ciò neanche quando le vittime sono proprî correligionarî, proprî connazionali, proprî vicini: https://www.facebook.com/reel/1231604195700580 . Come già detto, se ne sbαttοnσ allegramente.

4. Da buoni sodali i cristiani tentano di sedare, nascondere, zittire le voci di contestazione: solo quando sono trascinati dinanzi all'autorità giudiziaria finalmente giungono all'ammissione. Famoso fu il caso dell'allora arcivescovo di Boston, il cardinale Bernard Francis Law. L'arcivescovo, accusato di aver permesso a diversi preti, già accusati di abusi sessuali su minori, di continuare ad esercitare la propria opera in parrocchie non informate delle denunce pendenti sugli stessi sacerdoti, fu costretto a rassegnare le dimissioni nelle mani di Giovanni Paolo II il 13 dicembre 2002 (nota: in un primo tempo respinte dallo stesso pontefice), dopo essersi scusato pubblicamente e aver fornito all'autorità giudiziaria i nomi di n-o-v-a-n-t-a (90) sacerdoti responsabili di molestie a danno di minori.

Il tribunale ordinò la consegna di migliaia di documenti della Chiesa di Boston che rivelavano decenni di abusi sessuali da parte di sacerdoti. A seguito delle richieste di risarcimento, tre diocesi avviarono in pochi mesi la procedura di bancarotta: l'arcidiocesi di Portland, la diocesi di Tucson e la diocesi di Spokane. In seguito una successiva crisi che interessò anche l'Europa acquistò un più intenso rilievo mondiale nel biennio 2009-2010, coinvolgendo anche paesi come Irlanda, Austria, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Francia e Malta.

Mi sia permesso di riprendere le parole della ricercatrice Mary Gail Frawley-O'Dea, unico esperto ammesso al vertice dei vescovi cattolici statunitensi nell'incontro di Dallas del 2002 dedicato al problema degli abusi sessuali: il fatto «che questa devastazione delle anime sia stata perpetrata da sacerdoti chiamati da un patto sacro a offrire protezione e gioia alle anime dei fedeli è deplorevole. Che i vescovi e altri funzionari ecclesiastici abbiano tenuto nascosti i crimini sessuali commessi da preti posti sotto la loro responsabilità, e abbiano mentito al riguardo, è altrettanto deplorevole, o forse peggio: è il male assoluto».

Secondo lo psicoanalista Richard B. Gartner ciò che più caratterizza la violenza compiuta da esponenti del clero è il fatto che il sacerdote viene percepito come parte della famiglia del parrocchiano. I bambini cattolici vengono indotti a chiamare i membri del clero Padre, Madre, Sorella, Fratello e possono interpretare in modo letterale queste identificazioni ideali; inoltre i bambini possono provenire da famiglie problematiche e cercare all'interno della Chiesa figure parentali che possano fungere da modelli di ruolo e assicurare la stabilità di cui a casa sentono la mancanza. Quanto più i bambini accettano le implicazioni familiari del fatto di chiamare qualcuno Padre, Madre, e così via, tanto più l'abuso assume caratteri incestuosi. Secondo Gartner i bambini violentati da sacerdoti devono fare i conti, sul piano psicologico, con un vero e proprio incesto. Inoltre, un prete non si può definire semplicemente come "un" padre, piuttosto egli è un diretto rappresentante del Padre, una rappresentazione, per i credenti, di Cristo.

È inutile qui riportare per quanta parte i cristiani tentino di minimizzare il problema degli esponenti del clero coinvolti in casi di pedofilia, pederastia, efebofilia. È perciò altrettanto chiaro che la campagna contro il diritto all'aborto è soltanto una mossa politica d'isolamento delle donne: come testé riportato, i cristiani se ne sbαttοnσ allegramente dei bambini.

 


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