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Sinceramente: va bene, io ho il sangue caldo e la pressione mi sale molto rapidamente; tuttavia a me 'sto David Puente stava già sul cαzzσ da tempo a prescindere, ma dopo quest'ultima uscita l'andrò a cercare personalmente per riempirlo di sgαnαssοnι:
1. chi avrebbe "imposta" la parola gεnοcιdισ? Di sicuro non la stampa internazionale, perché sui giornali io la vedo sì raramente che al limite mi sembra che sia stata vietata, invece che imposta;
2. perché mai la parola sarebbe stata imposta? Abbiamo una caterva di civili presi di mira con armi da guerra – attenzione: non manganelli, non taser e neanche pistole, che pure sono in dotazione alle forze di polizia; parliamo di armi pesanti, cannoni, bombe, strumenti di morte in dotazione a un esercito, tant'è che le operazioni sono condotte e perpetrate dall'IDF;
3. quale altra parola dovremmo usare, e perché? Dobbiamo per forza essere politically correct, user friendly, suitable for Children (adatto ai bambini)? Usando la parola mαssαcrσ i morti diminuirebbero, i bambini risorgerebbero, i palestinesi sorriderebbero? Probabilmente è proprio qui la chiave del problema: ridurre l'immagine del dramma, usando appunto un frasario meno incisivo: non è un gεnοcιdισ, è soltanto un mαssαcrσ.
P.s.: fuori dal testo principale. Io evito d'usare la parola gεnοcιdισ unicamente per motivazioni semantiche: il gεnοcιdισ è il tentativo di cancellazione d'un popolo (lasciamo stare la definizione capziosa di che cosa sia un popolo e se i palestinesi di Gaza siano un popolo: vero, non lo sono, ma sono civili e tanto mi basta), ma (secondo me) Israele non vuole ciò, tant'è che ci sono arabi e anche arabi palestinesi che vivono e lavorano in Israele, e nessuno torce loro un capello che sia uno.
Secondo me Israele vuole unicamente il proprio riconoscimento come stato. Fondo questa mia convinzione su due eventi:
a. nel settembre del 1970 iniziò in Giordania uno scontro armato che nella storia araba è noto come Settembre nero. In quel mese, il Re hashemita Husayn di Giordania represse il tentativo delle organizzazioni palestinesi di rovesciare la sua monarchia. L'attacco, effettuato con largo impiego dell'esercito, provocò pesanti perdite anche fra i civili palestinesi, in un conflitto che durò fino al luglio 1971: https://it.wikipedia.org/wiki/Settembre_nero_in_Giordania . Da allora la Giordania riconobbe Israele e non ha più avuti problemi con Israele;
b. stessa cosa per l'Egitto di Anwar al-Sadat: nell'ottobre del 1973, al-Sadat guidò l'Egitto al fianco della Siria di Hafiz al-Asad nella guerra del Kippur; successivamente il Presidente principiò un processo di pace con Israele, che fu agevolato dall'allora Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter con gli accordi di Camp David del 1978, e culminò nel trattato di pace israelo-egiziano del 1979, che pose fine a decenni di ostilità e che valsero al Presidente d'Israele Menachem Begin e ad al-Sadat il premio Nobel per la pace (1978). Dal punto di vista pratico, l'Egitto riconobbe Israele e quest'ultimo restituì all'Egitto il Sinai: https://it.wikipedia.org/wiki/Anwar_al-Sadat#Pace_con_Israele .
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