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giovedì 2 gennaio 2025

Sull'oscurità sociale

Pubblicato qui: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid02nRXM72wSA5pwYsMGBoNo5NSZCTaiB7SazAG9nDNfkAXeP15smxKWLFsYqzAwt1Mwl&id=100063454274175&comment_id=1445672593060618 .

> “C’è una crepa in
> ogni cosa. Ma è da
> lì che entra la luce”.

No, non più. Perché quest'oscurità piace a tutti, li fa sentire innocenti dinanzi alle proprie responsabilità di adulti, persone, attori della propria esistenza.

Non sono stato io, non ho fatto niente, non potevo fare niente. È falso. Ognuno di noi è responsabile della propria percentuale, per quanto piccola; ognuno ha fatto qualcosa per andare in questa direzione, cioè in discesa; ognuno avrebbe potuto fare qualcosa, ma la più gran parte non l'ha fatta.

Il risultato è che la somma di tutte quelle piccole percentuali d'irresponsabili ha creato una maggioranza assoluta simil bulgara; da cui, secondo me, sarà già una fortuna se ci rialzeremo in parte. Ma i danneggiamenti, le occasioni perdute, le opportunità mancate; quelle saranno andate per sempre.

E nessuno sarà chiamato a rispondere. Perché tutti sono responsabili, e ovviamente non si possono condannare tutti i membri di una società. Resteranno solo le conseguenze delle proprie azioni; ecco, questa sarà la condanna – terribile, draconiana, inflessibile.

Io non ci sarò; ma mi piace pensare al momento della resa dei conti. A nulla servirà chiamarsi innocente, a nulla servirà lamentarsi, a nulla servirà fingere. Sarà troppo tardi, ormai.

Auguri per l'anno venturo.

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