Sulle donne in politica

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> Basti guardare al PD

... per mettersi a piangere. A parte il caso della segreteria di partito, dove la prima donna fu candidata da Ridico Letta (nel 2023...) quando ancora non era iscritta al partito, come se nel partito non ci fossero donne da candidare – un nome per tutti, Susanna Camusso; a parte ciò, dicevo, bisogna ricordare che:

* nel 1979 fu eletta la prima Presidente della Camera dei Deputati, Nilde Jotti, poi più nulla (l'altra donna eletta fu Irene Pivetti, nel 1994, in quota Lega Nord);

* nel 2018 fu eletta la prima (e finora unica) Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in quota Forza Italia;

* nel 2019 fu eletta la prima Presidente della Corte Costituzionale (quinta carica della Repubblica), Marta Cartabia, strettamente cattolica e vicina al movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione (la seconda donna, eletta nel 2022, Silvana Sciarra, si trovò nella più che ambigua situazione di essere stata proposta dall'allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che pur essendo Segretario del Partito Democratico si è più volte dimostrato essere di tutt'altro orientamento politico che di sinistra);

* nel 2022 fu eletta l'attuale prima Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, addirittura in quota Fratelli d'Italia;

* stiamo ancora aspettando la prima Presidente della Repubblica.

E le donne del partito tutte zitte ad accettare quest'andazzo. Come se fosse una cosa normale.

P.s.: mi preme – e mi piace – sottolineare il fatto che l'attuale prima donna (termini separati o uniti?) segretaria del più grande partito della sinistra italiana, come il signor Ridico Letta ci ricorda un giorno sì e l'altro pure, prima donna peraltro fin dai tempi del Partito Comunista Italiano, interpella un'armocromista pagandola t-r-e-c-e-n-t-o-e-u-r-i-l-o-r-a; giustamente qualcuno ha notato che «trecento euro l'ora all'armocromista sono due terzi di pensione minima»: https://youtu.be/Mc_G_gt41WA . Ora, il partito sarà pure di sinistra; tuttavia personalmente obietto qualche, come dire, scelta infelice.