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martedì 12 settembre 2023

Su Vittorio Feltri tuttologo

Pubblicato e poi rimosso.

Da un po' di tempo a questa parte s'è invalsa in questo nostro disgraziato paese l'abitudine pessima di convocare dinanzi alla telecamera un buon parlatore – attenzione: non ho detto esperto, non ho detto conoscitore, non ho detto dotto: ho detto parlatore.

Costui, con la sua agile favella, si accomoda nello studio e discetta su ogni argomento, anche quando dell'argomento in questione conosce men che niente. Parliamo di meteorologia? Parliamo di economia? Parliamo di politica, di guerra, di fame nel mondo? Chiamiamo il nostro amico, che ci rιncοglιοnιrά ben bene con le sue cαzzαtε da falso conoscitore.

Il caso presente si attaglia perfettamente alla descrizione testé trascritta: è un etologo animale, un antropologo, uno psicologo? Manco per niente: è un giornalista. Ah: e che... cosa ne sa un giornalista di psicologia umana? Niente, ma parla tanto bene. Mε cοιοnι!*
* A chi fosse poco pratico con il dialetto romanesco, diremo che la locuzione trascritta significa "mi stai prendendo in... giro", ma è pronunciata come dicendo accipicchia, caspita, senti senti. Serve a far capire all'interlocutore che il suo tentativo d'ingannarci è fallito miseramente.

La questione, invero, è infinitamente più semplice. L'essere umano arcaico non viveva in famiglia, come oggi: bensì in villaggio (un esperto, di cui mi sfugge il nome, parla di massimo 150 unità). I figli erano della madre – la scoperta della paternità è cosa recente, ma in ogni caso tutto il viaggio s'adoperava nella cura dei bambini. Circa diecimila anni fa l'essere umano fece due scoperte, l'agricoltura e l'allevamento, che lo resero stabile da nomade ch'era, ma soprattutto lo fece diventare avido. La terra fu lottizzata, il villaggio fu smembrato e nacque così la famiglia: perché io non voglio che altri mangino della mia proprietà, solo mio figlio (perché per qualcuno anche il figlio è proprietà).

La donna perse l'aura di magia che la rendeva divina creatrice di vita, perché fu chiaro che è l'uomo che la feconda; nacque la guerra, quindi l'uomo forte assurse a protagonista della vita e della storia; e nacque il tradimento, all'inizio solo della donna ormai ridotta a fattrice umana.

Mi fermo qui, ch'è già tanto.

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