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mercoledì 18 agosto 2021

Sulle differenze politiche tra Afghanistan e Palestina

Pubblicato qui: https://www.facebook.com/groups/245589086494383/posts/556229755430313/?comment_id=556645592055396 .

> che differenza c'è tra ciò che sta
> accadendo in Afghanistan e
> quanto è accaduto in Palestina?

(nota: A sta per Afghanistan, P sta per Palestina).

Enorme:

A1. in Afghanistan ci sono una serie di contendenti: gli studenti coranici o Talibani sono maggioritarî e sostanzialmente di etnia pashtun, ma ci sono anche tagiki, hazara, uzbechi e così via. Secondo il diritto internazionale, chi vince si può prendere tutta la torta;

P1. nel 1948 l'ONU (che all'epoca contava ancora qualcosa) diede mandato per la costituzione di due stati, uno per l'etnia ebraica l'altro per l'etnia araba di Palestina. Israele è uno stato legale, a tutti gli effetti;

A2. gli studenti coranici sono sospettati di vicinanza con alQaeda e di corresponsabilità in attentati terroristici, anche se a dirla tutta nell'attentato alle Torri Gemelle c'era pieno di arabi ma nessun afgano. Tuttora le vittime dei Talibani sono musulmani, non cristiani (fatti salvi rari casi del tutto eccezionali);

P2. i britannici nulla fecero per agevolare la nascita dei due stati, né i paesi arabi confinanti s'impegnarono più di tanto a far sorgere uno stato arabo. Al contrario, lanciarono ben tre (tre) guerre contro Israele, che lo stato ebraico vinse senza eccessiva difficoltà. Secondo il diritto internazionale, Israele è proprietaria di tutti i territorî conquistati;

A3. i pashtun parlano la lingua pashtu e seguono un codice religioso di onore e cultura indigeno e pre-islamico, il Pashtunwali, integrato nella religione islamica. Gli studenti coranici sono integralisti islamici, inquadrati nella più conservatrice tradizione spirituale e culturale del pensiero islamico, adottando un atteggiamento repressivo nei confronti degli oppositori;

P3. in Israele vivono e lavorano quasi un milione di arabi. Nel dicembre del 2006, secondo l'Ufficio Centrale di Statistica israeliano, vi sono in Israele 7,1 milioni di abitanti. Di questi il 76% sono ebrei e il 20% arabi; il 4% sono classificati come altri. La repressione israeliana è principalmente diretta contro una lunga serie di gruppuscoli politici e militari (Hamas, alFath-OLP, Hezbollah, drusi), tra l'altro l'un contro l'altro armati ma chi più chi meno determinati a cancellare Israele dalla cartina geografica. In taluni casi il governo israeliano ha usata violenza anche contro i civili, come fu per i campi profughi di Sabra e Chatila;

A4. nessuno vuole la pace in Afghanistan. I Talibani hanno governato su gran parte dell'Afghanistan (escluse le regioni più a occidente e a settentrione) dal 1996 al 2001, ricevendo un riconoscimento diplomatico solo da parte di tre Stati: Emirati Arabi Uniti, Pakistan e Arabia Saudita. L'Armata rossa entrò a Kabul il 27 dicembre 1979 e mise al potere Babrak Karmal; la guerra dei Mujaheddin, finanziati anche dagli Stati Uniti, fu lunga e cruenta e terminò con l'abbandono del Paese da parte dei Sovietici nel febbraio 1989. Ultimamente nel conflitto sono comparsi i Cinesi, che evidentemente si vogliono ergere a pacificatori sinceri in luogo di statunitensi, britannici, francesi e quant'altro – capirai;

P4. nessuno vuole la pace in Palestina. Né i paesi arabi, che da sempre incitano il popolo a combattere il nemico esterno per evitare rivendicazioni democratiche all'interno; né gli Stati Uniti, che pur di assicurarsi il petrolio ha sostenuti e finanziati stati totalitarî e religiosi come l'Arabia Saudita, il Bahrein, gli Emirati Arabi, il Qatar e il Kuwait, ex protettorato britannico illegalmente detenuto dalla Corona (non sto qui a spiegare, ma credetemi sulla parola). Ultimamente nel conflitto sono comparsi i Cinesi, che evidentemente si vogliono ergere a pacificatori sinceri in luogo di statunitensi, britannici, francesi e quant'altro – capirai.

P.s. numero uno: a proposito della politica criminale, assassina, guerrafondaia eccetera d'Israele.

Nell'ottobre del 1973, il presidente dell'Egitto Muḥammad Anwar al-Sādāt guidò l'Egitto al fianco della Siria di Ḥāfiẓ al-Asad nella guerra del Kippur (conosciuta nel mondo arabo come "guerra del Ramadan") contro Israele, in seguito alla quale lo stesso al-Sādāt fu poi noto come l'"eroe dell'attraversamento".

Quattro anni dopo lo stesso presidente inaugurò una politica di pace, culminata negli accordi di Camp David del 1978 e nel trattato di pace israelo-egiziano del 1979, che ponevano fine a decenni di ostilità e che valsero a Begin e Sādāt il premio Nobel per la pace (1978). Nelle fasi successive Israele si ritirò dalla penisola del Sinai, restituendo all'Egitto l'intera area nel 1983.

Sādāt fu bollato come traditore della causa palestinese dai governi arabi più oltranzisti, riuniti nel cosiddetto "Fronte del rifiuto" (composto da Siria, Libia, Iraq, Algeria, Yemen del Sud e OLP), che isolarono l'Egitto favorendone l'espulsione dalla Lega araba. Il 6 ottobre del 1981, al-Sādāt fu assassinato al Cairo durante una parata militare che ricordava l'inizio della guerra del Kippur, da Khalid al-Islambuli facente parte dell'organizzazione terroristica di stampo fondamentalista della Jihad islamica egiziana che intendevano punirlo per la pace stipulata con Israele.

P.s. numero due: a proposito della politica criminale, assassina, guerrafondaia eccetera d'Israele.

Agli arabi palestinesi fu offerto di creare il loro proprio paese nel 1947, nel 2000 e nel 2008. Nel primo caso, l'ipotesi non fu presa neanche in considerazione: probabilmente i paesi arabi pensavano di scannarsi allegramente tra loro, per spartirsi le ex colonie britanniche e francesi della zona.

Ancora. Nel 2000, il primo ministro israeliano Ehud Barak, fautore della linea politica "prima la pace, poi la sicurezza", si offrì di ritirarsi dal 97 per cento della Cisgiordania e dal 100 per cento della Striscia di Gaza. Inoltre, accettò di smantellare sessantatré insediamenti isolati. In cambio dell'annessione del tre per cento della Cisgiordania, Israele disse che avrebbe rinunciato al territorio nel Negev che avrebbe fatto aumentare la dimensione del territorio di Gaza di circa un terzo. I palestinesi avrebbero mantenuto il controllo sui loro luoghi sacri e la "sovranità religiosa" sul Monte del Tempio.

I palestinesi, 'ben' consigliati da sauditi, iraniani, giordani eccetera risposero no. Successivamente, Barak fu elettoralmente sconfitto da Benjamin Netanyahu, per il quale la linea politica si fondava su "prima la sicurezza, poi la pace". Sappiamo quali conseguenze ciò ha portato.

Infine. Un sondaggio del dicembre del 2006, svolto per conto del Center for the Campaign Against Racism, evidenziò che metà della popolazione ebraica israeliana ritiene che lo Stato debba favorire l'emigrazione dei cittadini arabi. Agli inizi del dicembre 2008 il ministro degli esteri Tzipi Livni, principale esponente del partito Kadima e come tale candidata alle vicine elezioni politiche del febbraio 2009, ha affermato che dopo l'eventuale costituzione di uno Stato palestinese, alla popolazione araba di cittadinanza israeliana (circa 1 400 000 persone) sarà chiesto di trasferirsi in questo. La dichiarazione ha suscitato le proteste dei deputati arabo-israeliani e del presidente palestinese Abu Mazen.

Spero che basti. 

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