Tuareg

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martedì 10 marzo 2020

Sulla repressione statale

Pubblicato qui: https://www.facebook.com/matteo.pelliccia.12/posts/3512661305471680?comment_id=3513079268763217 .

No. Anche perché questa storia del manganello mi comincia a diventare fastidiosa: specie da queste parti il manganello è usato davvero poco, basti provare a fare le nostre stesse cose fuori dai confini (e non parlo di Germania o Stati Uniti, dove la comunità nera di Atlanta, in Georgia, è arrivata a gridare alla locale polizia che "non ci potete uccidere tutti": parlo di Francia o Spagna, quest'ultima teoricamente più vicina a noi) per ritrovarsi arrestati in un attimo.
Invece io propenderei per qualcosa di (solo apparentemente) più soffice, più vellutato, più morbido – e perciò più infido. Parlerei di "viscosità della sicurezza": che nelle parole fa credere a un'inclinazione verso la protezione, la tranquillità, il quotidiano, appunto concetti che rimandano alla sicurezza; ma nella pratica invece tende continuamente alla riduzione degli spazî, siano essi di contestazione ma anche di dialogo o semplicemente incontro.
A fianco delle misure restrittive (per il nostro bene) metto anche le misure distrattive (sempre per il nostro bene): dove da padrona fa la televisione, ma anche il computer e il telefono mobile – e tante altre cose di cui evito di far l'elenco, dal calcio alla movida, dal cinematografo all'esodo stagionale verso le località di villeggiatura, fino allo /shopping/. Sono cioè tutte figure che tendono sia a isolare il soggetto (mica ti metterai a parlare di politica al mare?!) sia a rendere la comunicazione sterile, ovverosia o a senso unico, cioè dall'istituzione al cittadino, o dal cittadino al suo pari, senza con ciò raggiungere il livello superiore (riduzione della contestazione).
Il risultato, almeno per il governo, è anche più efficace di quello descritto: perché mentre con il manganello bisogna ricorrere alla violenza, e prima o poi qualcuno si rende conto che, per dirla con Vasco Rossi, c'è qualcosa che non va in questo cielo; con il metodo persuasivo sì, qualcuno s'avvedrà pure, ma non potrà certo parlare di repressione. Il singolo potrà sempre uscire di casa, ma sarà tentato di assecondare un gran numero di situazioni tranquille, rilassate, prive di un'autentica /consecutio/: la partita allo stadio, per fare un esempio.

Di tutto ciò, ammetto, ho sia paura per la mia incolumità sia per la tenuta sociale; perché immagino il giorno in cui ci spiegheranno quanto sarebbe utile che noi diminuissimo di numero...

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