Tuareg

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domenica 20 settembre 2020

Sul vestiario da indossare in classe

 Pubblicato qui: https://www.facebook.com/groups/Ihaveavoice1/permalink/856020094931018/?comment_id=857211174811910 .

Avevo proposta una domanda, ma purtroppo non ha ricevuta risposta; perciò provo a dare la mia. Premesso che rifiuto sia il motivo "sennò il maschio s'irretisce" (ho già scritto, che s'impicchi) sia il motivo "oltre le gambe c'è di più" (e chi se ne importa: ci sono anche le gambe, ed è pieno diritto del singolo – maschio e femmina – puntare anche su quell'argomento).

La motivazione che adduco personalmente è l'austerità. Facendo un parallelismo, volto ad allontanare l'argomento della nudità, ci sono posti dov'è possibile girare con lo stereo a tutto volume; ci sono posti dove ciò dovrebbe essere impedito. La chiesa, il cimitero, il museo e anche la scuola sono luoghi dove un minimo di raccoglimento è necessario.

Quindi sì, in questi casi io personalmente sarei favorevole a un abbigliamento meno vistoso – e lo dico da ateo: non entrerei mai in chiesa in pantaloncini cortissimi, semplicemente perché rispetto i credenti anche se li avverso. Per abbigliamento intendo sia la gonna, sia il pantaloncino, sia (faccio un esempio) la cresta da punk.

P.s.: poi leggo della vice preside secondo cui "niente minigonne, sennò ai prof gli cade l’occhio" e mi risale l'assassino; e mi vien voglia di andare al liceo classico Socrate vestito di una foglia di fico, per il solo gusto di far trasalire la "signora" professoressa. E per questa volta f@ncvl0 all'austerità. 😉



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