Tuareg

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martedì 19 novembre 2019

Sul rap e il mondo giovanile

Pubblicato qui: https://www.facebook.com/massimo.pranzetti.3/posts/1396928803807783?comment_id=1397021987131798 .

Premesso che:

> questa merda sia molto preparatoria
> ad un certo clima di totale
> insoddisfazione verso il prossimo

questa forma d'arte (chiamiamola così, ché la parola che hai usata tu mi sembra eccessiva, ma mi sembra eccessiva anche la parola musica) in realtà è /conseguente/ a un certo clima. Ti basti seguire un giovane, sia esso laureato o manovale, alla ricerca di un lavoro, sia esso stabile o saltuario;

> in contrasto con la naturale empatia
> di cui l'uomo è dotato in maniera
> genetica

brrr, Massimino: che brutta parola che hai usata. Lasciala ai genetisti, agli scienziati, ai ricercatori: tu limitati a dire che l'empatia è un sentimento meraviglioso. Te lo suggerisce un amico sincero.

Tutto ciò premesso:

> È da dentro le famiglie che vanno
> posti gli argini di contenimento di
> quel fiume impetuoso che è un essere
> umano che cresce.

Sì, è così. La pubblicità, peraltro innocente dal momento che veicola unicamente il messaggio del bottegaio e non ha (mai) avute pretese formative, ha approfittato del crollo della fiducia nelle istituzioni per far breccia inizialmente nelle menti più deboli, per poi estendere la mentalità del "tutto è possibile" a gran parte della società. Il risultato è la moda frivola, stupida, meramente estetica che vediamo dovunque, dallo straccetto ottenuto da uno scampolo elevato ad alta moda al telefonino ipertecnologicamente inutile. Fino ad arrivare al mondo dello spettacolo, che tutto permea, tutto uniforma, tutto conquista.

A titolo di esempio, giusto oggi il sito Tiscali riporta un articolo https://spettacoli.tiscali.it/photogallery/gallery/Ubriaca-in-tv-in-cosa-consiste-esattamente-il-fascino-di-Taylor-Mega/150978/ su tale Taylor Mega, andata in onda da Barbara D'Urso (capirai!) completamente ubriaca, e si domanda: «in cosa consiste esattamente il fascino di questa ventiseienne friulana (vero nome Elisa Todisco) figlia di allevatori di tacchini che si sta trasformando in influencer a colpi di scandaletti e foto sexy?».
Ecco: un genitore, una scuola, una qualsiasi istituzione si dovrebbe preoccupare di rispondere a questa domanda: e bollare la ninfetta sguattera per ciò che appunto è. Invece ce la ritroviamo a fare la influencer, neologismo volto a indorare l'ennesimo prodotto della superficialità.

Mala tempora currunt, amico mio: di questo passo arriveremo a piangere lacrime di sangue.

P.S.: certo che pur'io so' strano, ché ascolto la musica in yiddish: https://youtu.be/Q1VKxULsmnc . 😄

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