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martedì 15 gennaio 2019

Sulla trasformazione della sinistra politica

Pubblicato qui: https://www.facebook.com/Stefano.Stronati.M5S/posts/985211598340250 .

Leggendo qua e là su Facebook, mi è venuta in mente questa favola: spero che vi piaccia.

C'era una volta, tanto tempo fa, la sinistra politica. Che considerava la politica un servizio, non un mestiere. Che perciò stava dalla parte dei deboli, che perciò si batteva per i diritti dei cittadini, che perciò era presente nelle zone più degradate del paese: le borgate, le campagne, le fabbriche. Che stava dalla parte della legalità, dell'acqua pubblica, della scuola pubblica. Che avversava le guerre, le multinazionali, le mafie.

Oggi tutto ciò è scomparso. Oggi nella più rosea delle ipotesi la sinistra politica difende i diritti sociali, ma non i diritti civili, che sarebbero i diritti della borghesia (?!); nell'ipotesi più negativa invece impone alla cittadinanza l'austerità, i tagli agli enti statali, le svendite dei beni pubblici – perché "ce lo chiede l'Europa". Oggi tesse le laudi del TAV, dell'Expo a Milano, del ponte sullo stretto di Messina; fortuna che ci siamo scampati le Olimpiadi a Roma.

Oggi la sinistra politica s'impegna a creare ricchezza per i ricchi e i potenti, peraltro solo grazie alla moltiplicazione dei consumatori (la crescita demografica) e alla moltiplicazione dei consumi (la crescita economica); tutto ciò non già producendo nuove risorse, bensì approfittando della disponibilità di risorse a costo zero o quasi.

Oggi la sinistra politica, invece di migliorare la qualità della vita di tutti e creare una società più cosciente e responsabile, scatena gl'istinti più egoisti della gente e alimenta la superficialità, l'ignoranza, l'edonismo. Ecco allora le privatizzazioni, i licenziamenti e gl'investimenti in borsa, principiate per (apparente) assurdo proprio dalle Coop.

C'era una volta, tanto tempo fa, la sinistra politica. Chissà, forse un giorno tornerà; ma per il momento, questa gente deve s-c-o-m-p-a-r-i-r-e dalla vita politica. Solo allora ne potremo riparlare.

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