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mercoledì 12 settembre 2018

Sul fenomeno dell'antivaccinismo

Pubblicato qui: https://www.facebook.com/groups/372817763204945/permalink/466809490472438/?comment_id=466970163789704&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R7%22%7D .

Premetto che sono stato studente universitario alla Facoltà di Farmacia, perciò so bene che cosa siano virus, batteri, bacilli da una parte, globuli bianchi, linfociti e immunoglobuline dall'altra.
In un primo momento, ho sviluppato un certo disprezzo nei confronti degli "antivaccinisti": li ho immaginati come i soliti ignoranti da tastiera, informati su Facebook e capaci di credere alle bufale più assurde.
Poi, però. Dopo un primo momento di disprezzo, ho cominciato a tendere l'orecchio: ho seguito il balletto dei vaccini dell'allora ministra Beatrice Lorenzin, ho visto il video di Report sui vaccini, infine ho scoperto che finanche un luminare della scienza in materia, il prof. Giulio Tarro (qui http://www.giuliotarro.it/wordpress/qualcosa-di-me/curriculum/sintesi-curriculum-italiano/ il suo curriculum, di tutto rispetto), si è convertito alla lotta contro la Big Pharma.
No, un attimo. Come può il cittadino comune, il proverbiale "buon padre di famiglia", navigare in questo gurgite vasto che dovrebbe essere territorio degli esperti, e affidare con sicurezza il proprio figliolo alle cure mediche; quando anche tra i medici esistono disaccordi? Ha un bel dire il dottor Roberto Burioni, quando dice che «può parlare chi ha studiato»: se al momento della vaccinazione mi viene sottoposto un documento in cui io genitore esonero da ogni responsabilità il Servizio Sanitario Nazionale riguardo eventuali reazioni contrarie del vaccino, a me semplice impiegato qualche dubbio sovviene; e non è pregiudizio, perché almeno inizialmente io ho portato mio figlio in ambulatorio affinché fosse vaccinato.
Ora, mi rendo conto che visto dalla parte del genitore il proprio figliolo sia tutto, e anche nell'ipotesi di un solo caso su un milione per me quel solo caso è tutto il mondo. Tuttavia, esiste una certa qual erronea percezione del problema, di cui è principalmente responsabile la politica sanitaria nazionale, che finora si è quasi unicamente preoccupata di bucare la pelle ai ragazzini, e poi chi si è visto si è visto.
Una delle percezioni più erronea è il collegamento vaccino - autismo. Causa di questo collegamento fu indicata la presenza di mercurio come disinfettante nei vaccini. In realtà, non esiste nessun collegamento tra avvelenamento da mercurio e insorgenza dell'autismo: i danni provocati dal mercurio al sistema nervoso centrale sono noti da tempo, mentre al contrario nel caso dell'autismo è assente qualsiasi danneggiamento fisico, sia a carico del sistema nervoso sia a qualunque altro distretto corporeo. L'unico collegamento, purtroppo, è l'età dell'insorgenza, che coincide con l'età delle vaccinazioni: a parte questo, i due eventi sono totalmente indipendenti l'uno dall'altro.
C'è poi l'altra questione, quella del guadagno delle società farmaceutiche. Per quanto possa essere vero, in realtà le società farmaceutiche guadagnano molto più in altri campi che nella produzione di vaccini, non foss'altro che perché i prezzi dei vaccini sono calmierati. Bastasse già, le sostanze in commercio che maggiormente rendono alle società farmaceutiche sono:
* i cosmetici. Se provate ad aprire una rivista cosiddetta per donne, noterete che ci sono pagine e pagine dedicate alla pubblicità dei cosmetici. Ora, anche facendo un semplice conto a occhio e croce, è facile immaginare che se un'azienda spende così tanto in pubblicità, vuol dire che ha le proprie buone ragioni. Il giro di affari dei cosmetici è una delle punte di diamante della produzione farmaceutica mondiale;
* gli psicofarmaci da banco. Ansiolitici, sonniferi, antidolorifici, stimolanti, antidepressivi, perfino i semplici tranquillanti sono una vera manna per le aziende farmaceutiche. Complice una serie di fattori, tra cui la perdita di fiducia nelle istituzioni, il bombardamento d'informazioni, l'enorme sovraffollamento delle grandi città, una quantità (secondo me) preoccupante di persone ricorre ormai all'uso di sostanze volte a stabilizzare l'umore, a volte aggirando anche la necessità di prescrizione del medico, acquistando cioè tramite la rete. Ovviamente in questo discorso salto a pie' pari la questione delle sostanze illegali, dall'eroina alla cocaina e derivati; che però dal punto di vista farmacologico sono in ogni caso delle sostanze psicotrope;
* il sildenafil, meglio noto con il nome commerciale di Viagra. Inizialmente studiato per la cura dell'angina pectoris, questo farmaco si è rivelato scarsamente efficace per la cura, ma ha mostrata un'incredibile efficacia nel provocare l'erezione dell'organo sessuale maschile. Il risultato è stato un passa parola a livello mondiale, e oggi è sicuramente la singola sostanza più venduta nel mondo. America settentrionale e meridionale, Asia e Africa, per non parlare della cara vecchia Europa: praticamente non c'è angolo del mondo dove la pillolina azzurra sia assente - e il Bel Paese non fa eccezione: http://www.lastampa.it/2016/11/09/scienza/viagra-litalia-il-secondo-mercato-al-mondo-per-utilizzo-wCUnBMrp84DNHhNbi5TBVO/pagina.html .
P.S.: spero di aver risposto in maniera soddisfacente ad almeno due domande tra le principali che mi sono state proposte in questi anni. Se qualcuno volesse ricevere risposta ad altro, mi scriva e io cercherò di rispondere.
Cordialmente.

Aggiornamento del 26 aprile 2020: https://espresso.repubblica.it/attualita/2020/04/24/news/chi-e-davvero-giulio-tarro-il-virologo-anti-burioni-e-de-luca-tra-titoli-inventati-e-bufale-1.347616 .

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