Su Matteo Salvini e il MoVimento Cinque Stelle

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Se appunto mi permetti la critica. Tu come altri del MoVimento vi siete accalorati troppo sulla questione Matteo Salvini: ho addirittura un contatto, in Piemonte, che s'è dimessa da consigliera comunale proprio perché in contrasto con il nazionale.
Cari, carissimi amici. Winston Churchill disse che "la democrazia è la peggior forma di governo, escluse tutte le altre". Questo significa che, appunto, la democrazia è assai imperfetta, ma che cos'altro scegliere? Essa affonda le proprie radici nel popolo, che di norma ha una preparazione storica, politica, ideologica a dir poco superficiale. Quello italiano, per giunta, è rimasto fermo al medioevo: campanilista, vigliacco, ladruncolo, in eterna ricerca d'ingraziarsi il potente di turno - non per niente il saluto "ciao" deriva dal veneto "sciao", schiavo: significa che il villano si dichiarava prima di tutto schiavo, poi si vedrà.
La democrazia, di proprio, genera governi che sono lo specchio della popolazione che li vota: ora, stante questo sostrato, come pretendete che si formi immediatamente un governo civile, onesto, efficace? E, subito dopo, che cosa vi aspettavate di meglio dopo secoli di trasformismo, se cominciamo a contare dalla fondazione del Regno? Sì, Matteo Salvini è un buzzurro, un cafone, complice dell'illegittima sottrazione di rimborsi elettorali: è un italiano.
A questo punto, rimane un'ultima domanda da porre: dopo le elezioni sarebbe stato meglio rinunciare a costituire un governo, o è stato meglio costituire un governo? A questa domanda nessuno può dare una risposta definitiva, ma può soltanto esprimere la propria opinione. Le cose sono andate così, oggi possiamo fare alcune cose giuste e dobbiamo rinunciare ad altre che avevamo in programma. Io, per me, sono convinto che allora è stata fatta la scelta giusta: ciò non significa che io sia totalmente soddisfatto da questo governo, ma neanche posso pretendere che passi la fata turchina e con un colpo di bacchetta risolva tutti i problemi d'un tratto.