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venerdì 30 maggio 2014

Sulle "dimissioni" di Beppe Grillo

Pubblicato qui: https://www.facebook.com/massimilianogualdi73/posts/10203863082078365?comment_id=10203863640772332&offset=0&total_comments=10 

Premesso che Beppe Grillo in persona disse che «o vinciamo alle europee e li mandiamo a casa, oppure mi ritiro». Grillo ha formato lo zoccolo duro del MoVimento, ma oggi certe sue "sparate", le parolacce, le provocazioni, le urla eccetra sono uno spettacolo vecchio e stantìo, che invece di avvicinare spaventa e allontana l'elettorato medio - gli attivisti come me e te hanno ovviamente altra impressione, ma siamo troppo pochi. Per questo ora Beppe deve lasciare il posto di promotore del MoVimento ad altre persone, altrettanto capaci e preparate come Di Maio, Di Battista, Taverna e così via, e farsi da parte.
Io non chiedo né dimissioni né allontanamento di Beppe, anzi mai sia che il fondatore, il creatore, il nucleo del MoVimento sia tradito dalla sua creatura; io sostengo unicamente che sia giunta l'ora che si debba far da parte. Che cosa potrebbe fare Beppe nel MoVimento, invece di salire sul palco? Primum, si potrebbe benissimo dedicare al sito; secundum, potrebbe fare campagne informative con i suoi spettacoli; tertium, rimarrebbe il garante del MoVimento; ma sul palco no, basta.
Altro problema, che comincio a intravedere. Se Beppe continuasse a tenere in pugno l'immagine del MoVimento, c'è il grave rischio di soffocarlo. Così com'è stato deciso che uno vale uno e dopo due legislature il parlamentare debba abbandonare la vita politica, alla stessa maniera dev'essere per Beppe: altrimenti, il MoVimento Cinque Stelle diventerebbe il Movimento di Beppe Grillo, come la Lista (di) Pannella o l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Questa sì, sarebbe la fine.

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